Codice della Strada

È presto detto che con Codice della Strada si indica, dal punto di vista del diritto, un complesso di norme nella forma di codice volte a regolarizzare la circolazione stradale per persone o cose che la interessano, vedasi veicoli, pedoni o animali.

In Italia il codice stradale è costituito da 245 articoli approvati con Decreto Legislativo n°285 del 30 aprile 1992, entrato in vigore a partire dal primo gennaio 1993. Il Codice della Strada è inoltre parte di un Regolamento di attuazione costituito da 408 articoli e 19 appendici.

Nuovo codice della strada

Si è molto vociferato sul Nuovo CdS ma possiamo dire che al momento niente è certo per via di un non ancora approvato decreto legislativo. Le voci più diffuse del momento prevedevano un inasprimento delle pene applicabili al rilevamento della mancata copertura assicurativa, a chi utilizza lo smartphone alla guida che sia per chiamate o per messaggistica. In questo momento il nostro Codice della Strada prevede per l’utilizzo di smartphone alla guida, in base a quanto disposto dal secondo comma dell’articolo 173, che  è vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici, ovvero di usare cuffie sonore, fatta eccezione per i conducenti dei veicoli delle Forze armate e dei Corpi di cui all’articolo 138, c.11, e di polizia. Il comma 3 bis in tema di sanzioni si esprime invece così: Chiunque viola le disposizioni di cui al comma 2 è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 160 ad euro 646. Si applica la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi, qualora lo stesso soggetto compia un’ulteriore violazione nel corso di un biennio.

Nuove norme codice della strada

Ora, le nuove regole del codice della strada potrebbero prevedere, in via del tutto ipotetica (almeno attualmente) le seguenti sanzioni:

• ritiro immediato della patente di guida se si viene sorpresi alla guida mentre si ha all’orecchio uno smartphone senza l’utilizzo di sistema viva voce o auricolari, stessa cosa per chi invia messaggi o sta digitando qualcosa. Il ritiro della patente dovrebbe durare da uno a 3 mesi
• un metro e mezzo di distanza in caso di sorpasso di un ciclista, si esisterebbe una distanza da lasciare tra l’auto e il ciclista sorpassato, in caso di violazione si parlerebbe di una sanzione pecuniaria da euro 168 a euro 651. Inoltre sarebbe previsto il ritiro della patente da 30 a 90 giorni
• controllo della RC auto servendosi delle telecamere disposte in ZTL e di quelle Tutor. Tuttavia la proposta presenta alcuni limiti logistici e soprattutto di aggiornamento dei database.

Codice della Strada: Decreto legislativo 30 aprile 1992 n 285

Come si diceva già all’inizio con il decreto legge numero 285 del 1992 si delinea in Italia il Nuovo Codice Stradale, quello che attualmente, visto e rivisto da successive modificazioni, è ancora adoperato. Dicevamo che si compone di 245 articoli in accordo con un Regolamento di attuazione comprensivo di 408 articoli e 19 appendici.

Il Codice Stradale è quindi così composto:

• TITOLO I – DISPOSIZIONI GENERALI (da Art. 1 a Art. 12)
• TITOLO II – DELLA COSTRUZIONE E TUTELA DELLE STRADE (da Art. 13 a Art. 45)
• TITOLO III – DEI VEICOLI (da Art. 46 a Art. 114)
• TITOLO IV – GUIDA DEI VEICOLI E CONDUZIONE DEGLI ANIMALI (da Art. 115 a Art. 139)
• TITOLO V – NORME DI COMPORTAMENTO (da Art. 140 a Art. 193)
• TITOLO VI – DEGLI ILLECITI PREVISTI DAL PRESENTE CODICE E DELLE RELATIVE SANZIONI (da Art. 194 a Art. 224-bis)
• TITOLO VII – DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE (da Art. 225 a Art. 240)

Codice della Strada: le ultime modifiche

Nuove modifiche al codice della strada previste per il corso dell’anno, tralasciando quelle applicabili alle nuove sanzioni sull’utilizzo dello smartphone ed altro di cui si diceva prima, riguarderanno i seggiolini auto e le rispettive normative, nello specifico la R44/04 e la R129, vediamo come.

Per quanto riguarda la normativa R44/04 sui bambini con altezze inferiori ai 125 centimetri, senza nessuna limitazione di peso, da questo anno verrà proibito il viaggio in auto se il seggiolino viene privato di un rialzo provvisto di uno schienale. Queste nuove disposizioni sono chiaramente volte ad aumentare la sicurezza in caso di incidente, coadiuvati dalla cintura di sicurezza posizionata alle spalle del piccolo.

Le modifiche che riguarderanno la normativa R129 si basano sul sistema ISOFIX. Difatti per i bambini alti tra 100 e 150 centimetri non sarà più obbligatorio il sistema ISOFIX che prima era obbligatorio dallla nascita fino ad una altezza di 105 centimetri. Rimane perciò l’obbligo di utilizzare un seggiolino provvisto dello schienale per le misure qui riportate senza però che vi sia necessita di adoperare lo standard ISOFIX.

Mantenuto anche l’obbligo del seggiolino fino ai 150 centimetri di altezza.

Attenzione, per quanto riguarda queste ultime modifiche al codice della strada, rivolta anche al tema delle sanzioni e della decurtazione dei punti della patente. Si perché le sanzioni vanno da euro 70 a euro 285, mentre i punti decurtabili previsti sono fissati a cinque.

Aggiornamento del codice della strada

I possibili aggiornamenti del CdS passano anche attraverso l’utilizzo di sistemi anti sonno e anti abbandono oltre che sull’utilizzo della scatola nera. I nuovi aggiornamenti prevedono infatti l’installazione di dispositivi anti sonno, tramite l’installazione di elementi vibranti sul volante o dispositivi sonori, e anti abbandono per quanto riguarda la piaga sempre più diffusa dell’abbandono inconsapevole dei piccoli in auto, per quest’ultimo sistema si valutano componenti in grado di “contattare” lo smartphone e di ricordare della presenza del piccolo rimasto in auto.

Per quanto riguarda la scatola nera, indubbiamente i vantaggi potrebbero divenire da una maggiore possibilità di individuare possibili cause e colpe in caso di sinistri stradali. Di contro però la scatola nera andrebbe a gravare sui costi di gestione dell’auto ma soprattutto sulla privacy. Per questo ultimo aspetto infatti i dubbi sull’utilizzo dei dati raccolti rimangono e lo scetticismo degli automobilisti è giustificabile.

Tutto è ancora in divenire, non ci resta che aspettare qualche altro mese per comprendere meglio l’evolvere della situazione.